La malattia mani piedi bocca è un’infezione virale tipica dell’età pediatrica causata da virus del gruppo Picornaviridae, i più comuni sono il Coxsackievirus e più raramente gli enterovirus ed è stata descritta per la prima volta nel 1957.
E’ una malattia caratterizzata dalla comparsa di vescicole sui palmi delle mani e sulle piante dei piedi e lesioni aftose al cavo orale (le lesioni cutanee possono tuttavia interessare anche buona parte degli arti ed anche i glutei).
Colpisce prevalentemente bambini, specie sotto i 10 anni e si manifesta soprattutto nei mesi caldi; è contagiosa e può diffondersi epidemicamente nelle comunità ristrette (asili, scuole, famiglie…) .
Il contagio avviene per contatto diretto con le secrezioni nasali e la saliva dei pazienti nella prima settimana di malattia o per trasmissione oro fecale anche fino dopo un mese dalla guarigione.
L’incubazione è di 3-6 giorni.
Può esordire con lieve faringite o febbricola, inappetenza, malessere generalizzato e dolori addominali, raramente diarrea così come rara è la febbre elevata. Dopo alcuni giorni compare enantema al cavo orale come piccole erosioni circondate da un alone eritematoso assai dolenti, seguite da comparsa di vescicole cutanee rispettivamente alle mani e ai piedi che provocano scarsa sensazione pruriginosa e lieve bruciore; in alcuni casi le eruzioni papulose possono estendersi a glutei, ginocchia e gomiti.
La malattia ha decorso benigno e regredisce in qualche settimana, con restituzione ad integrum della cute lesa. A volte è colpito anche il tessuto ungueale e le unghie possono anche arrivare ad essere avulse.
La terapia è sintomatica ed il problema più fastidioso è il bruciore del cavo orale che a volte complica in maniera consistente l’alimentazione. Ci sono creme e soluzioni orali che alleviano il dolore della mucosa e leniscono l’infiammazione, antistaminici sistemici per i casi più pruriginosi e terapia topica con polveri aspersorie e creme lenitive. Rara l’impetiginizzazione delle lesioni cutanee ed in tal caso terapia topica con creme antibiotiche e lavaggi con soluzioni antisettiche sono risolutive. Le terapia antivirali sia locali che sistemiche non sono indicate.
LA MALATTIA MANI – PIEDI – BOCCA IN GRAVIDANZA
La malattia ha un andamento subdolo, i sintomi sono tardivi e non specifici tali da non potere porre una corretta diagnosi. Utile in caso di sospetto contagio è il controllo della febbre ed una volta fatta la diagnosi sono utili i controlli ecografici fetali per il monitoraggio dell’anatomia fetale e del liquido amniotico.
Possibile il riscontro di un aumento del liquido amniotico (polidramnios) o l’incremento dei liquidi negli interstizi provocando edema generalizzato (anasarca) con trasudato nella cavità pleurica, peritoneale e più raramente nel pericardio con conseguenze gravi per il feto. La patologia fetale è inversamente proporzionale alla settimana di gestazione, più avanzata è la settimana al momento dell’infezione, minori saranno i rischi per il feto.
Importante pertanto è l’azione di prevenzione nelle donne in gravidanza, al fine di contenere il possibile rischio di contagio; il lavaggio delle mani e l’osservanza delle più comuni norme igieniche attenuano la possibilità di contagio.
Non vi è una terapia specifica mirata, è opportuno somministrare antipiretici per la febbre e terapie locali per attenuare il dolore alla mucosa del cavo orale, anche per potere permettere una adeguata alimentazione.
Medico Chirurgo
Specialista in Pediatria